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"Capitale della Provincia del Polesine nel Dominio Veneto" (Thomas Salmon)
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23 Gennaio 2025 - Mauro Toso

Rovigo e il Biometano: tra progresso e resistenze politiche

Il lato oscuro del progresso è da sempre presente nei pensieri filosofici della sinistra, si nutre di repressione contro le innovazioni tecnologiche fondamentali allo sviluppo, e non c'è apertura mentale per una crescita economica-sociale capace di allargare la sfera degli inclusi.

L'evoluzione tecnologica per la sostenibilità ambientale radicata in un certo tipo di cultura con il termine inglese “Green”, l'osannata transizione ecologica, sembrano rientrare ancora una volta nei proclami a senso unico della presunta alta cultura della sinistra la quale, se attuata da lei la si proclama celebrando l’evento, se fatto da altri o, meglio da forze politiche opposte, si grida allo scandalo chiamando ed inneggiando le folle.

Questa cara sinistra però, non può dimenticare o peggio ancora ignorare quanto giustamente e scientificamente sostenuto tempo fa dalla responsabile della conversione ecologica del partito democratico Ing. Annalisa Corrado, ora parlamentare europeo, la quale sostiene che la conversione ecologica non è solo una sfida, ma anche una opportunità per ripensare il nostro modello socio-economico, sottolineando l’importanza di redistribuire potere e risorse per raggiungere la neutralità climatica e costruire una Europa alimentata al 100% da energie rinnovabili entro il 2040.

Traducendo: il Biometano è un Asse Portante della Transizione Ecologica, è un combustibile e lo si ottiene attraverso la purificazione e l'upgrading del biogas grezzo, dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani, dai fanghi da acque reflue e, a differenza di altre fonti di energia rinnovabile, quali solare ed eolico, la produzione del Biometano è programmabile, avendo qualità del tutto simili a quelle del gas naturale, può essere immesso nella stessa rete, quella che alimenta le nostre case, oltre che essere utilizzato nell’autotrazione ed in altri utili modi.

Ultimamente Bruxelles non solo ha lanciato un partenariato industriale ma ha anche aumentato il target di produzione ed uso, con visione al 2030, a 35 miliardi di metri cubi.

Si evidenzia inoltre che, attualmente sono presenti circa 2.200 impianti di biogas e circa 85 impianti di Biometano nel Nord Italia mentre, nel resto d’Europa sono presenti circa 20.000 impianti, maggiormente presenti in Germania e Francia.

Tornando a noi e alla nostra Rovigo, per quanto riguarda la viabilità è evidente che, null'altro potendo eccepire sulle autorizzazioni peraltro condivise, gli accordi legati alla sicurezza ci consentono di gestire il problema viabilità, mantenendo nel contempo vigile controllo di adeguatezza operativa del sistema produttivo tecnologico.

Una ulteriore strumentalizzazione risulta poco rispettosa della cittadinanza.
Le fotografie sono state gentilmente offerte dal Sig. Alberto Gandolfo
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